giovedì 19 ottobre 2017

La musica di Outlander

Separati dai secoli nello struggente finale della Stagione 2, Jamie e Claire passano i primi episodi isolati nelle proprie linee temporali, un viaggio narrativo che abbraccia due decadi. Questa stagione mi ha permesso di sviluppare ulteriormente temi familiari, e di introdurre nuove melodie, strumentazioni e sfumature alla colonna sonora.
Una nuova stagione di Outlander non sarebbe completa senza una variazione distintiva di “The Sky Boat Song” per i suoi titoli di testa. Ho introdotto il motivo nella Stagione Uno, combinando strumentazione folk scozzese, orchestra e la voce di Raya Yarbrough. All’inizio della Stagione Due l’ho ri-arrangiata per una strumentazione barocca, mentre Raya interpretava alcuni passaggi in francese. Questa era seguita da una versione patriottica, che enfatizzava i rullanti e le cornamuse scozzesi, sottolineando lo sviluppo verso la Battaglia di Culloden.
Non credo di aver affrontato una stagione per la televisione tanto gratificante come la Stagione Tre di Outlander.
Dopo Culloden il tema è cambiato ancora una volta, e la mia speranza è che “The Sky Boat Song” risulti più drammatica e introspettiva. Al posto dei tamburi che si risvegliano, percussioni folk, o viola da gamba, la voce di Raya è supportata da eterei strumenti orchestrali a corda e arpe celtiche. Al punto culminante, ho tolto le percussioni e le grandi cornamuse delle Highlands, per rappresentare la devastante sconfitta a Culloden e pronosticare i viaggi futuri.
Il mio processo di cambiamento del titolo non è stato solo per togliere, tuttavia. Al suo picco emozionale, il titolo di testa della Stagione Tre ha un’intensità aggiuntiva che è stata ottenuta aggiungendo un nuovo colore alla colonna sonora di Outlander: l’orchestra di ottoni. Un coro di ottoni di 4 corni francesi, 5 tromboni, e 2 tube, aggiunge una scala e modernizza in maniera subliminale il suono dell’orchestra. Gli ottoni avranno un ruolo maggiore in un nuovo importante tema.
I cambiamenti che ho fatto al titolo principale all’inizio della stagione sono relativamente discreti, anche se i fan sembrano aver immediatamente notato l’assenza delle cornamuse più di qualunque altra cosa! Il cambiamento è discreto per un progetto, perché...be’, potrei cambiare ancora nel prossimo futuro.

“The Battle Joined”
Importanti spoiler più avanti. 
Il primo episodio comincia con una sequenza di guerra brillantemente costruita, che descrive la Battaglia di Culloden attraverso una serie di flashback mentre Jamie giace moribondo nella brughiera. Non c’è assolutamente musica per dieci minuti, una decisione che ha reso l’inevitabile ingresso della colonna sonora tanto più impegnativo. Gli archi dell’orchestra e un surreale eco di cornamuse emerge dal caos nel momento in cui Jamie vede Black Jack sul campo.
La mia partitura per la sequenza che segue è stata ispirata dall’allestimento drammatico della scena. Le linee orchestrali si intrecciano con sempre maggiore complessità sottolineando l’ultima pugnalata fatale di Jamie. Alla fine la partitura si apre su un assolo di voce di Raya; un accompagnamento etereo e arioso ai loro movimenti esausti. Dopo, mentre Jamie giace morente sotto il corpo freddo di Black Jack, lui ha la visione di Claire che si avvicina a lui, per la quale ho usato un arrangiamento corale del Tema delle Pietre.
Nato con la memorabile sequenza della danza dei Druidi nel primo episodio, questo tema ha rappresentato molte cose nel corso delle serie, inclusi magia, misticismo, viaggi e desideri. L’ho usato un bel po’ nella Stagione Tre, per sottintendere che Jamie e Claire hanno una inspiegabile connessione attraverso il tempo e lo spazio. Infatti, ho composto due nuove variazioni per i titoli finali della 301 e 302, ognuna che riflette distinte emozioni dei momenti conclusivi di ciascun episodio. (il Tema delle Pietre continuerà ad evolversi mentre la storia va avanti, fondamentalmente in una direzione abbastanza sorprendente).
“The Battle Joined” come i successivi quattro episodi balza avanti e indietro tra le storie di Jamie e Claire, una struttura narrativa che rappresenta una sfida per la musica. L’ho già affrontato con il finale della Stagione Due, dove ho scelto di ignorare le differenze nel tempo e nello spazio, e invece ho cercato di unificare le due narrazioni con una consistenza musicale.
Nella Stagione Tre ho alterato i toni delle loro rispettive musiche un po’ di più. Per la storia di Jamie, ho propeso per la strumentazione popolare scozzese, specialmente le piccole cornamuse scozzesi e i violini. La narrazione di Claire mostra strumenti più tradizionali, e un pezzo occasionale della musica anni ’60 per radicare la storia nella sua epoca.
Durante i primi tre episodi, seguiamo la vita di Claire a Boston negli anni ’60, mentre vive con Frank. Siamo testimoni della tensione nel loro matrimonio e alla fine si dissolve. Per queste sequenze sempre più strazianti ho fatto molto affidamento sul Tema di Frank.
Il Tema di Frank torna sempre al primo episodio ed è stato da allora un tema importante. Ispirato alle variazioni delle canzoni popolari inglesi di Ralph Vaughan Williams, Gustav Holst e Benjamin Britten, ho usato il clarinetto da orchestra per rappresentare Frank, perché evoca una sensibilità migliorata che potrebbe stare al di là delle ruvide, tese strutture degli strumenti popolari scozzesi. C’è una qualità gentile nel tema di Frank che credo racchiuda il suo fascino.
Alcuni dei miei momenti musicali preferiti nelle serie sono i suoi. Nella premiere della Stagione Due, ho scritto una versione molto lirica di questo tema per il montaggio in cui Claire decide di seguirlo a Boston, guardando bruciare i suoi vecchi vestiti. Il passaggio era nella mia mente mentre musicavo la Stagione Tre, non perché stavo provando ad abbinarlo, ma perché mi stavo allontanando da esso. Gli assolo di clarinetto diventano gradualmente più lenti e sono supportati da un sottile accompagnamento dell’orchestra. Nel corso di tre episodi, il Tema di Frank lentamente evolve verso la sua rappresentazione musicale più schietta possibile, rappresentando la sua relazione con Claire che si sgretola.
Anche se “The Battle Joined” dà enfasi a Claire e Jamie, il mio ricordo più forte è l’arrangiamento per la morte di Rupert. Sono stato ispirato dalla sua intenzione di perdonare Jamie, e per il coraggio con il quale ha affrontato la sua fine. Rupert era uno degli ultimi sopravvissuti della memorabile squadra di guerrieri delle Highland della Stagione Uno, perciò mi sentivo come se noi stessimo dicendo addio non solo a lui, ma ai nostri giorni più innocenti al Castello di Leoch. Forse è stata questa nostalgia per quei primi episodi che mi ha ispirato a sottolineare questi momenti finali con “Il lamento della vedova delle Highlands”. Ho usato questa canzone popolare scozzese diverse volte, associata ai sacrifici fatti dagli Scozzesi nelle loro battaglie per la libertà. L’ho usata per la prima volta nella 105, “Rent”, quando Claire e i suoi compagni scoprono e seppelliscono i guerrieri delle Highland crocifissi ai lati della strada. L’ho usata di nuovo nella 201, “Through a Glass Darkly” quando Jamie mostra le sue cicatrici a Jared, per convincerlo che la sua fede nella causa giacobita è vera. La canzone era l’ultima sentita nel finale della Stagione Due, quando un malinconico assolo di violino sottolinea le dichiarazioni vanagloriose di Bonnie Prince Charlie di vittoria imminente, ricordandoci la conoscenza profetica di Jamie di un futuro triste.
Il momento in cui ho usato questa canzone che ha bruciato la mia memoria più di altri è stato nella 210, “Prestopans”, quando Rupert si sveglia per vedere che Angus è appena morto, e ha stretto la spada al petto con dolore. Ho citato “Il lamento della vedova delle Highlands” lì, e non l’ho mai dimenticato.
Nel primo episodio della Stagione Tre, Rupert è ancora circondato da compatrioti sanguinati, ma è il suo turno di affrontare la morte. Un assolo di violino introduce “Il lamento della vedova delle Highlands” non appena Rupert dice all’ufficiale inglese che vuole essere il prossimo a essere ucciso. Mentre Rupert si alza, dà il suo nome e cammina all’esterno, il violino è accompagnato da strumenti ad archi leggeri e ricchi di suspense. Solo dopo che sentiamo il colpo di pistola fuori campo l’arrangiamento orchestrale si espande, aggiungendo cupi violoncelli e bassi per supportare la bella progressione dell’accordo della melodia.

“Surrender”
Mentre le canzoni scozzesi sono sempre state la parte maggiore delle mie colonne sonore di Outlander, c’è un brano molto conosciuto che ho sempre amato che non ho mai ritenuto opportuno includere: “Scotland the Brave”. La maggior parte delle melodie che cito in Outlander sono datate centinaia di anni addietro, con melodie che spesso precedono le parole. “Scotland the Brave”, tuttavia, è diversa. La versione conosciuta più vecchia è del 1911, e non si è affermata come una canzone patriottica fino agli inizi degli anni ’50, quando le parole furono scritte da un giornalista scozzese chiamato Cliff Hanley. Ho sempre ritenuto che non potesse far parte della colonna sonora di Outlander perché nessun personaggio nello show poteva averla mai sentita.
Questo è cambiato nel secondo episodio della stagione “Surrender”. Ora alla fine degli anni ’60, Claire incontra un suonatore solitario di cornamusa nel parco che sta suonando questa canzone; per quel periodo era diventato l’inno nazionale non ufficiale della Scozia. Mentre non ero sul set quando hanno girato questa scena, sono stato coinvolto nella registrazione di questa performance di cornamusa e nella scelta della canzone ed ero entusiasta di includere “Scotland the Brave”.
“Surrender” mi ha anche dato la possibilità di esplorare in altri modi le strumentazioni scozzesi. Nell’episodio, Jamie vive nei boschi intorno a Lallybroch, diventando una versione selvaggia di quello che era in precedenza. Ho rappresentato questo cambiamento appoggiandomi alla strumentazione rustica che è sempre stata parte della colonna sonora. Ho chiesto ai miei interpreti di suonare con una interpretazione più lenta per lasciare che gli archi e gli strumenti a corda diventassero più ruvidi e meno puliti. Mi sono trattenuto nell’uso dell’orchestra per l’arco narrativo di Jamie qui, eccetto che per pochi essenziali momenti verso la fine.

“All Debts Paid”
Uno dei miei episodi preferiti in assoluto finora, “All Debts Paid” mi ha dato la rara possibilità di supportate una storia epica con un nuovo tema per il personaggio. Ho spinto i confini sempre più espansi della strumentazione della colonna sonora, e, come se questo non fosse abbastanza, ho anche scritto la dichiarazione finale, definitiva di uno dei miei temi preferiti di Outlander.
La cartolina del titolo di testa dell’episodio suggerisce un nuovo suono, un assolo di corno francese cita il ritornello finale di “The Sky Boat Song.” Questo segna il primo uso prominente di un ottone nella colonna sonora, ma è solo un annuncio di quello che sta per succedere. Il corno francese è lo strumento principale per il tema più importante dell’episodio, il tema di John Grey.
Sono stato ispirato dal fondamentale conflitto tra John Grey e Jamie, che evolve nel corso dell’episodio. L’unicità di questo legame, e il mio debole per il personaggio mi dicevano che John Grey avrebbe richiesto un suo tema. Ho scritto per un assolo di corno perché porta nobiltà e onore. Inoltre, semplicemente usando uno strumento di ottone il Tema di John Grey si distingue immediatamente, perché è il primo tema della serie a fare così.
Le scene di John con Jamie sono rinforzate da un graduale schema d’orchestra di 12/8, un riff che io chiamo John Grey Ostinato.
Questa consistenza è stata utile perché è molto più sottile del corno e ha aggiunto intrigo e mistero per sottolineare la trama secondaria sul tesoro sull’Isola delle Foche. Il Tema di John Grey arriva al culmine quando John rilascia Jamie cementando il legame e il mutuo rispetto. Volevo supportare questo episodio con un senso di grandezza, e aiutare a sottolineare i temi pesanti della sfida, della fiducia e dell’onore.
Per contrastare questo passaggio pesante dell’orchestra, ho seguito la storia Claire con un suono sempre più sparso. Qui, la sua relazione con Frank è arrivata al suo punto di rottura. Ho supportato la loro distanza emozionale usando la minore quantità di informazione musicale possibile. Non sentivo il bisogno di aggiungere dramma alle scene, in parte a causa della splendida performance di Caitriona e Tobias. Quindi, invece, ho spesso utilizzato poco più di un clarinetto solista suonando il Tema di Frank per rafforzare sottilmente l’idea che queste due persone ben intenzionate si stavano dirigendo verso una calamità emotiva.
La calamità alla fine manifesta sé stessa alla fine dell’episodio, quando a Claire viene detto senza avviso che Frank è morto in un incidente d’auto. Per la scena in cui lei visita il suo corpo, ho deciso di portare il Tema di Frank in una nuova direzione creativa. Questa melodia è stata così strettamente associata alle loro lotte coniugali che sembrava inappropriato qui tornare improvvisamente al modo in cui veniva suonato in precedenza.
Invece, ho sperimentato un linguaggio armonico molto più moderno, per dare alla scena una sensazione di infinito. Ho usato un piano (uno strumento che, finora, si è sentito solo nel tema per Faith) per creare accordi lenti ed emozionanti. Quando ho posato una base di corde e piano, ho aggiunto il clarinetto solista e violini superiori, su un’esposizione luttuosa del Tema di Frank. Questo estratto dal Tema di Frank serve da libretto musicale per l’arco storico di “Boston” in due stagioni, facendo riferimento alla mia battuta d’entrata favorita nella 201 quando lui brucia i suoi vestiti e loro si spostano a Boston.
I titoli di chiusura dell’episodio sono caratterizzati da un clarinetto solista che fa una esecuzione finale del Tema di Frank. Sapendo che questa era la fine del mio viaggio con questa melodia, le ho dato tutto quello che potevo. Dove si esprime solitamente nel registro profondo del repertorio dello strumento, lascio che il musicista esegua un'ottava superiore, con un tono dolce e angelico. Quando ho scritto questa battuta d’entrata, non avevo ancora compreso che le lacrime sarebbero scese sul mio viso per ore. È stato difficile dire addio a un personaggio che amavo, e a un tema che era stato con me fin dal primo episodio.

"Onwards"
La Stagione Tre continua a evolvere, e così anche l’uso della musica. I produttori ed io abbiamo colto l’opportunità di utilizzare musica contemporanea per i pochi episodi rimanenti ambientati negli anni ’60, incluso un utilizzo memorabile dell’iconico “Tema di Batman” di Neal Hefti. Sono stato affascinato anche dalla scelta di Ron Moore di usare una cover dei Walk Off The Earth della canzone di Bob Dylan “A Hard Rain’s A – Gonna Fall” perché era la seconda volta. Posso ricordare una cover di Dylan alla fine di uno show che aveva scritto.
Negli ultimi due episodi ambientati negli anni ’60, ho sviluppato molto materiale musicale per Roger e Bree, anche se non ho ancora fissato un solido tema per la loro relazione. Sono fiducioso che alla fine finiranno con un tema musicale distinto, ma il momento giusto per introdurlo deve ancora arrivare.
Negli episodi recenti ho introdotto un tema per Willie Ransom, sempre interpretato da un assolo di oboe. Ho scelto l’oboe, e ho scritto per lui nel suo registro più alto, perché la sua acuta consistenza è simile a quella delle cornamuse Uileann che spesso rappresentano Jamie, ma più piccolo e molto più simile a un bambino.
Willie non sarà l’ultimo nuovo personaggio ad avere un tema in questa stagione. Fergus avrà un nuovo tema presto, per supportare la sua relazione con un particolare personaggio, Infatti, incontreremo presto molti ruoli di supporto, diversi dei quali finiranno con un tema musicale distinto.
Scrivendo per Outlander, ho il privilegio di comporre temi per personaggi memorabili. Lo adoro. Quando loro sperimentano gioia, io la sperimento nella mia scrittura. Quando loro muoiono, sento un vuoto personale, sapendo che il mio tempo a sviluppare i loro temi è alla fine. La mia colonna sonora evolve insieme al loro viaggio drammatico. Finora, la Stagione Tre mi ha permesso di spingere i confini della colonna sonora, il più grande cambiamento musicale e ancora dietro l’angolo. Questo blog lo risparmierò per un altro giorno.
Come sempre, molte grazie perché guardate e ascoltate. Un grazie speciale a tutti quei fan che si sono uniti alla conversazione sui social media ieri. Le vostre risposte sono molto argute e mi aiutano a scrivere questo blog. Dividere con tutti voi questo viaggio è una gioia.
(x)

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