venerdì 27 maggio 2016

Creare la puntata più potente della serie

**Attenzione:
Spoiler della 2x07
di Outlander**

Outlander non ha mai evitato il materiale difficile e c'è molto altro oltre alle sfide impegnative come l'aggressione e l'aborto spontaneo - entrambi i quali erano presenti nell'ultima straziante puntata dello show Starz, che ha visto Claire perdere il suo bambino dopo aver assistito al duello di Jamie con Black Jack Randall - una lotta causata da Jamie che scopre Jack violentare Fergus, un ragazzo che lavora per la coppia.
L'episodio, scritto con sensibilità da Toni Graphia e diretto da Metin Hüseyin, esemplifica il perchè Outlander è una spanna sopra la maggior parte degli altri telefilm, soprattutto quando si tratta di rappresentare lo stupro e la perdita. Mentre è spesso difficile digerire la violenza che gli esseri umani si infliggono l'un l'altro, Outlander si preoccupa di esplorare le conseguenze emotive delle crudeltà fisiche, senza evitarle per convenienza narrativa o sfruttarle solo per scioccare il pubblico (o come scorciatoria per dimostrare quanto cattivo sia un personaggio). Si suppone che sia doloroso, ma ciò che rende Outlander innovativo, anche nell'era del momento di gloria della TV, è che dà tempo e peso a questi atti odiosi e alle loro ripercussioni senza oggettivarne le vittime, senza far crogiolare i personaggi nel loro dolore e dando spazio al loro trauma, invece di sovrastralo con il successivo colpo di scena.
Il momento in cui Claire tiene il suo bambino in braccio, sapendo che non riuscirà mai vedere gli occhi aperti della figlia o sentirne la risata, è una delle scene più devastanti mai mostrate sullo schermo e oltre ad essere uno spettacolo per il quale, se c'è una qualche la giustizia, Caitriona Balfe dovrebbe vincere tutti i premi esistenti, dà anche un volto al dolore di una donna in un modo che molti show temono ancora di esplorare - specialmente sulle reti via cavo. Spesso, i personaggi femminili si devono ancora inserire in scompartimenti rigidi per essere considerati accettabili in TV, ma Claire non è mai stata il tipico personaggio femminile forte e non la si può inserire in una scatola più di quanto non si possa etichettare una qualsiasi donna vera; noi abbiamo moltissimi aspetti.
Nella sceneggiatura di Graphia (adattatamente del romanzo di Diana Gabaldon, "Dragonfly in Amber"), Claire gestisce tutta la gamma di emozioni, dalla negazione e giustificata furia alla dissociazione e rifiuto. Siamo con lei nei momenti privati ​​di desolazione e nei momenti pubblici din cui lotta per mantenere la sua compostezza, dopo le montagne russe emotive date dalla perdita di sua figlia; dalla scoperta del trauma di Fergus; dalla decisione di liberare Jamie dalla Bastiglia con una petizione al re; dall'esibirsi nei panni de La Dame Blanche per cercare di salvare Mastro Raymond e il Conte St. Germain dalla morte (senza riuscirci, in quest'ultimo caso); dal rivelare la verità a Jamie, e, infine, dal lutto condiviso con lui, due genitori devastati uniti ancora una volta mentre decidono di lasciare Parigi. Si tratta di un emozionante tour de force della Balfe, aiutata da potenti interpretazioni della co-star Sam Heughan e di molti membri del cast dello show Romann Berrux (Fergus), Stanley Weber (St. Germain), Dominique Pinon (Raymond), Lionel Lingelser (Luigi XV), Frances de la Tour (Madre Hildegarde) e Claire Sermonne (Louise).

Toni, come ti sei avvicinata all'adattamento dell'episodio, perché c'è molto materiale in termini di narrazione, si svolge un po' diversamente dai libri. C'erano delle battute particolari che volevi tenere o un momento che hai scritto che ti ha fatto finalmente sentire come se avessi fatto centro? 
Credo che sia stato nel momento in cui Louise arriva e le prende il bambino, quella è la mia scena preferita; è stato il momento in cui ho capito di essere arrivata al punto. Perché nel libro si, si va avanti per capitoli e capitoli - e mi sono piaciuto quei capitoli, non fraintendetemi, Diana ha fatto un ottimo lavoro - Claire resta in ospedale per settimane e settimane. Claire va a Fontainbleau con Louise e lei l'aiuta a guarire, ma nel corso di settimane e settimane, e sapevo che avevamo una puntata di una sola ora. E volevo che Louise avesse un posto in primo piano e ho pensato, nel libro non si vede la sua operazione chirurgica o il tentativo di salvare il bambino. Non vediamo il momento in cui le dicono che il bambino è morto. Il capitolo del libro inizia dopo cinque giorni dalla perdita del bambino e sta parlando con Madre Hildegarde e lei sa già della morte del bambino e ho pensato "Perchè non lo vediamo? Voglio vederlo."
Così ho deciso immediatamente che il mio inizio sarebbe stato quando era ricoverata in ospedale, tipo una versione del 18° secolo di "ER", un telefilm che ho sempre amato, e vedere il boia del re, ironia della sorte, come colui che cerca di salvarle la vita. E poi volevo vedere il momento in cui Madre Hildegarde ha dovuto darle la notizia della morte della figlia, che credo toccherà moltissime persone che non hanno letto i libri perché penso che in ambito televisivo, si sarebbe salvato il bimbo. E mi sono affidata alla mia educazione cattolica per ciò che Madre Hildegarde le dice: "Si è unita agli angeli."
Ho pensato, non voglio vedere il momento esatto in cui Claire dice "Portatemi il bambino. Portatemi il bambino". Volevo dimostrare quanto lei fosse chiusa e arrabbiata con Jamie al punto da odiarlo e da non volerlo perdornare e poi quando lui ritorna, e lei lo perdona, volevo che gli spettatori si ricordassero e pensassero "questo è il motivo per cui è stata tanto arrabbiata," così come lo scoprire il motivo per cui l'ha fatto - cioè che Black Jack aveva aggredito Fergus - quando lei sta raccontando a Jamie quello che è successo, ho capito che volevo riprporre di nuovo quel momento. E sapevo che volevo incentrare quel momento su Louise, perché era un personaggio frivolo, una donna pettegola di Parigi, ma è anche molto amica di Claire, oltre a Mastro Raymond, la sua unica amica; e perché Claire l'aveva aiutata - quando Louise era in dubbio ed era incinta e le chiedeva del suo bambino, Claire era lì per lei e le ha detto: "Lo farò. Ti aiuterò a sbarazzarmi di questo bambino, se questo è ciò che vuoi veramente, ma se vorrai tenerlo, ti aiuterò a fare anche questo".
E così ho voluto quest'amicizia tra donne, proprio come nel processo di stregoneria c'era tra Claire e Geillis; ero molto interessata a ritrarre le amicizie femminili e questa è già una storia d'amore, abbiamo già molto Jamie e Claire, e uomini forti in Scozia e Dougal e Angus e Rupert. Ho sempre voglia di avere più personaggi femminili e volevo che questo fosse il momento con lei e Louise. Così, invece di farla portare da Louise a Fontainbleau, ho dato quel momento a Louise dove è lei quella che va a prendere il bambino di Claire. Ho sempre saputo, fin dall'inizio, che volevo quella scena.

Come ti è venuta l'idea di aggiungere la ninna-nanna (quella cantata da Claire a Faith)? 
Per quella scena mi sono ricordata che Claire aveva perso la madre quando aveva cinque anni e che probabilmente non aveva molti ricordi di lei, ma ho pensato che ogni ragazzo probabilmente si ricorda una storia letta o una canzone cantata dalla propria mamma quando era piccolo, e quindi ho pensato che se lei poteva abbracciare quel bambino per un solo giorno, solo per poche ore, come voleva trascorrere il tempo o dare a quel bambino? E ho pensato: "Oh, dovrebbe cantare per il bambino." E' semplice istinto, è una cosa primitiva che qualsiasi madre avrebbe fatto.
E poi in un primo momento, ho pensato che forse sarebbe duvuta essere una canzone triste, ma poi ho capito che no, no, sarebbe dovuta essere qualcosa di allegro e dolce e felice, cosa che rende la situazione ancora più triste. Ho cercato su Google le canzoni inglesi del periodo, quelle che potevano essere cantate nel Regno Unito dell'epoca della mamma di Claire, e ho trovato questa canzone, questa canzoncina stupida. Ed ero un po' preoccupata e ricordo di aver chiesto a Metin, il regista, "Pensi che sia troppo sciocca?", E lui ha detto: "No, penso sia perfetta proprio perché è sciocca", e poi gliel'abbiamo fatta cantare. Non riesco nemmeno a guardare quella scena, mi ha uccisa. Cait è sorprendente.
Quando l'ho scritta, le ho detto, "Questo è per te," e sapevo che l'avrebbe resa bellissima. Sapevo che l'avrebbe migliorata. Il progetto originale aveva molta voce fuori campo anche se cerchiamo di usarla con parsimonia, ma Claire era sola in gran parte della storia che avevamo bisogno di usare quella voce per far capire cosa stesse pensando, la prima volta che abbiamo visto il girato, Ron [ Moore] era in sala di montaggio e circa ogni cinque secondi diceva "Togli la voce fuori campo. Va bene. Taglia quel VoiceOver" perché tutto ruotava sul suo viso. Si capiva cosa stava pensando, non c'era bisogno di sentirne la voce. Ha fatto un lavoro fenomenale e spero davvero che venga ricompensata per questo, perché non c'è attrice che possa batterla, proprio da nessuna parte. Come la scena in cui si risveglia, ho volutamente omesso ogni tipo di dialogo perché sapevo che lei era un'infermiera e quando si sveglia e si tocca la pancia rendendosi conto che il bambino non c'è, volevo giocare su quel momento e darlo a lei, senza alcun dialogo. È fantastica.

Lo stupro è attualmente molto sfruttato in televisione ed è un argomento che può toccare molte persone, ma avere a che fare con l'aggressione di un bambino è una questione particolarmente delicata. Non che questo ha aggiunto pressione durante il processo di scrittura?
Non credo si senta della pressione, perché non vogliamo farlo in un determato modo. C'è davvero la libertà di fare le cose nel modo in cui dovrebbe solo essere fatto; ci togliamo i cappelli di fronte alla Starz perchè ci permette di farlo. Molte persone guardano al libro e dicono "Non lo metteranno mai in uno spettacolo televisivo." E non ci sarebbe davvero su una rete televisiva e ci ho lavorato per molto tempo prima di approdare alla tv via cavo, e mi è piaciuto quando l'ho fatto ed è stato fantastico, ma i canali via cavo lasciano questa libertà.
E quindi non dobbiamo pensare molto a cose simili, è più facile che qualcuno dica "vai e fallo." Stiamo facendo solo ciò che si farebbe normalmente; non lo stiamo costruendo, ma esce semplicemente dalla realtà di quel momento. Non avremmo potuto mostrarlo in un network, forse non avremmo potuto mostrare il bambino morto o gli stupri, ma abbiamo fiducia nel pubblico. Le persone sono in grado di gestirlo. Ho pensato che la gente sarebbe andata totalmente fuori di testa per le scene di stupro, e miei amici mi hanno chiamata e mi hanno detto, "Beh, ho stretto i pugni." E penso che mi abbia colpito in un modo positivo per aggiungerlo perché penso che la gente possa gestirlo.
E credo valga che anche per questo episodio... c'era un critico la scorsa settimana che diceva "Mi congratulo con 'Outlander' per aver avuto il tatto di non mostrare ciò che è successo a Fergus, per aver solo mostrato il cappotto rosso e chiuso la scena, e è tutto ciò che abbiamo bisogno di vedere." Ed io ero tipo "Oh, no. Oddio. Impazziranno tutti la prossima settimana" perché l'abbiamo fatto vedere. Ma sentivo che era importante mostrarlo e credetemi, non volevamo mostrare l'aggressione di un bambino. Eravamo tutti molto sensibili sull'argomento, ma abbiamo bisogno di capire perché Jamie abbia tradito Claire e abbia infranto la sua promessa. Se non avessimo visto quello che è successo, possiamo immaginarlo nel libro, questo è ciò a cui serve il libro, ma in TV  abbiamo avuto modo di vederlo e non abbiamo mostrato nulla di gratuito ma appena lo si vede, il sangue ribolle. Quando lo si guarda e la rabbia sale, si pensa, "Questo è ciò che Jamie ha provato." Questo era qualcosa di abbastanza importante per rompere il voto fatto a Claire e incrinare questo matrimonio e perdere la loro bambina, perché non avrebbe permesso che accadesse questa ingiustizia al ragazzo a cui voleva bene. Ed è per questo che ci piace Jamie e è per questo che lui è il re degli uomini. Quindi non possiamo avere persone che dicono "Questo non si può mostrare in tv," perché queste cose accadono nel mondo di oggi e la gente dovrebbe esserne a conoscenza. Abbiamo creato l'emozione, non la parte tecnica e questo è il motivo per cui l'abbiamo girato in un modo impressionistico.

In questo episodio, vediamo anche un flash forward di Claire a Boston nel 1954 e il simbolismo ricorrente dell'airone blu. Da dove viene questa scena?
E' stata un'idea di Ron, perché ha scritto la prima (puntata) in cui si vede Claire tornare indietro, così ha avuto questa idea in cui in vari punti della stagione, vediamo la sua vita a Boston e cosa ne è stato di lei una volta tornata in America. E abbiamo pensato che fosse un buon momento per aggiungerlo, perché vedendola con la figlia, rende la scena successiva più straziante perché si vede esattamente quello che sta perdendo mentre perde quel bambino. E inoltre molti revisori ci ha fatto commenti, del tipo: "C'è una mancata corrispondenza; quando hanno mostrato il suo ritorno attraverso le pietre, lei è a malapena incinta ed ora lo è vistosamente. Hanno davvero incasinato tutto!" E io ero tipo "siate pazienti e vedrete. Vedrete."[Ride.]
E poi ci rendiamo conto che alla fine lei ha un'altra figlia, ma questo non toglie il dolore dalla figlia che ha perso, e si vede "Oh mio Dio, quella bambina sarebbe cresciuta fino a diventare così." Penso che farà andare fuori di testa un po' di persone quando vedranno questa apertura - è per questo che abbiamo messo la scritta con l'anno, perché molta gente quando ha letto il copione ha pensato che Claire se lo stesse immaginando, che stava immaginando la vita che avrebbe avuto e penso che la gente avrebbe impiegato qualche minuto per rendersene conto, riavvolgendo e guardandosi indietro...ma volevamo davvero farlo vedere.
E l'airone azzurro è una cosa che mi è venuta in mente perché nel libro, nella scena con Mastro Raymond che noi amiamo moltissimo, le sue mani hanno un bagliore blu e la stanza è blu, e il blu è il colore della guarigione e c'è tutto questo motivo blu, ma avevo bisogno di qualcosa adatta alla televisione per descriverlo. E mi è venuta l'idea che l'airone blu potesse essere qualcosa che Claire aveva visto una volta ed è un uccello tranquillo quando è in volo e proprio come le vittime di stupro che si dissociano dal loro corpo, quando perde il bambino, lei si dissocia e nella sua mente vaga nell'aria con l'airone.
L'apertura originale era solo lei al pronto soccorso e l'airone, ma abbiamo aggiunto la piccola scena della bambina. Dopo che la prima bozza è stata scritta, ci siamo ritornati sopra e abbiamo aggiunto la scena della bambina a cui abbiamo legato l'airone... era uno di quei momenti tipo "vogliamo mostrare lei con la bambina, cosa potrebbero fare? Potrebbero giocare con un'altalena, potrebbero essere in sella ad un pony?" E poi ci siamo arrivati," Oh, dovrebbero essere in una libreria mentre guardano un libro", e l'airone azzurro può venir ricollegato," Hai mai visto uno di questi?" "Sì, in Scozia, molto tempo fa," e si ritorna indietro di nuovo. E poi, ovviamente, dopo si vede l'airone con Mastro Raymond e quindi abbiamo scelto di averlo come simbolo che ci accompagna nella puntata della guarigione blu di Claire.

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