domenica 22 novembre 2015

Miraphora in Scozia - 3. Cibo, ristoranti e...haggis!

Quando si sta per partire verso mete culturalmente lontane dal nostro luogo d'origine, più del patema per la lingua sale quello per il cibo.

Cosa si mangerà? Riuscirò a non morire di fame?

Insomma, da buoni italiani pensiamo prima al cibo e poi a tutto il resto.
Io non sono da meno. Non solo sono italiana al 100% riguardo al cibo, ma tendo pure ad essere difficile a causa di una gastrite cronica che, spesso, mi rende impossibile mangiare altro che non sia riso bianco o verdure bollite. Il mio patema, quindi, non era per niente legato alla lingua, né a qualsiasi altro problema logistico, ma al terrore di deperire e sopravvivere a suon di mele e Tuc (Irlanda docet).

Spezzatino sull'isola di Skye
Effettivamente qualche chilo l'ho perso (YAY), ma non perché ho fatto la principessa sul pisello: a volte ho saltato il pranzo, ma mai la cena. A volte mi sono accontentata di un panino al prosciutto preso da Tesco, altre ho cenato fuori, altre ancora mi sono abbandonata ad un'abbuffata di patatine fritte, insomma...non ho messo il muso alla cucina scozzese. Speravo, lo ammetto, in una cura maggiore dei menù, in una concentrazione maggiore di piatti tipici, di ristornati a cucina tradizionale, invece dei soliti hamburgers, degli improbabili menù americani o messicani. Insomma, è chiaro che per mangiare la vera Scozia bisogna letteralmente uscire dalle strade battute.

Ebbene, nonostante le paure che si possono avere sui paesi anglosassoni e sulla loro cucina, la Scozia è un paese dove si può mangiare di tutto se non si hanno grandi necessità, dove nei menù ci sono le sigle per gli allergici e per gli intolleranti, dove non manca mai almeno un piatto vegetariano e se siete fortunati pure quello vegano.

Pie vegetariano in un pub di Edimburgo
Immancabili sono le pie di carne, un tortino di sfoglia, carne e verdure, presentata generalmente con le chips (patatine fritte). Lo spezzatino di manzo, con un intingolo fatto con il wishky, patate bollite o chips; il fish and chips, ovvero un pezzo intero di pesce fritto e patatine; il catch of the day, il pescato del giorno. E ancora, se siete in un ristorante, avrete una lista di Starters tra i quali scegliere del salmone, l'immancabile zuppa (buonissima) e, a seconda del posto, altri piatti misti di carne o pesce.

Di sicuro non morirete di fame: se non vi piace nulla di quello che c'è nel menù, potrete sempre fare la spesa da Tesco!

Naturalmente, da buona spericolata gastronomica, ho voluto provare a tutti i costi i due piatti che per me rappresentano la Scozia: l'haggis e il porridge!
Porridge con miele
Il primo che ho assaggiato è stato il porridge, una pappa d'avena bollita nel latte che viene servita con diversi tipi di 'condimenti'. Io ho l'ho provato con il miele ma, siccome tende ad essere veramente sciapo, ho aggiunto su consiglio della proprietaria del bed & breakfast quello che loro chiamano brown sugar. Il risultato è stato positivo: non è un sapore che può piacere a tutti ma di sicuro è un'esperienza da fare!

L'haggis, invece, è un piatto presente in ogni menù ma presentato sempre in porzioni ridotte.
Io che mi immaginavo una portata con un haggis intero fumante mi sono dovuta ricredere in fretta: ogni volta che lo abbiamo ordinato è arrivato a piccoli pezzetti, sicuramente perché ha un sapore particolare e non tutti lo riuscirebbero a mangiare in grandi quantità.
La domanda che vi state facendo è: è buono? Io l'ho ADORATO.
Sono di parte perché sbavo di fronte al rognone trifolato e alle bistecche di fegato, eppure il suo sapore speziato, la consistenza soffice e cremosa, e il gusto forte delle interiora cotte a puntino mi hanno mandata letteralmente in un'orbita godereccia. Se siete schizzinosi non provateci, se non vi piacciono i sapori forti prendete la zuppetta, ma se non temete nulla provatelo! Persino il mio stomaco l'ha digerito!
Haggis sotto vuoto all'aeroporto di Edimburgo
L'alternativa, se volete assaggiare qualcosa di simile che non sia fatto di interiora, è il black pudding, ovvero un pasticcio di carne talmente scuro da sembrare nero. Ha lo stesso sapore pepato e speziato ma un consistenza più soda e granulosa (come una polpetta asciutta), ed è molto gustoso.

Per quanto riguarda i ristoranti ne abbiamo provati alcuni, così come i pub e le tea house. In linea di massima sono tutti uno simile all'altro, compresa la proposta del menù, mentre le tea house tendono ad essere più casalinghe e genuine.
A Edimburgo c'è l'imbarazzo della scelta, non sto nemmeno a dirvi dove mangiare, mentre a Inverness la proposta diventa già più complicata: non per la quantità di ristoranti (fin troppo numerosi), quanto per la difficoltà a mangiarci. Mi spiego.
Inverness, a quanto pare, è abitudine iniziare a cenare dalle 17.30/18 e finire entro le 21. Se sfori oltre questo orario rischi di rimanere con la pancia vuota. Ma la cosa più irritante che ha messo a dura prova la mia pazienza è stata il continuo rimbalzo dei ristoranti. Ogni posto richiede la prenotazione e se non ce l'hai ti rimbalzano, anche se hanno alcuni tavoli vuoti. Quindi attenti, se vi fermate a Inverness e la sera decidete di cenare fuori e non avete prenotato, rischiate di finire al MacDondald's!
Concludo questo post - già veramente lungo, sorry - con meglio un porridge oggi che una gastrite domani!
Alla prossima!

3 comments:

Laura ha detto...

IO di solito non muoio di fame perchè mi butto a pesce su muffins, brownies e tutto quanto fa cake. Pure io ho il tuo problema ma mi affido a mister Lanzoprazolo e Gaviscon e via del resto mi tocca pure in Italia.
Posso aggiungere ai cibi da te menzionti le BAKED potatoes che sono sempre una gran bella soluzione, soddisfacente e nutriente, cosi si evitano un pò le patatine fritte. Cmq a parte l'haggin (che penso non mangerò mai, se non avessi saputo cosa era forse l'avrei affrontato) il porridge inzomma pure quello non mi ispira tanto ma quest'estate magari lo proverò.... la cucina scozzese e quella irlandese si somigliano parecchio. W i dolci cmq..i miei eterni salvatori

Miraphora ha detto...

@Laura
Hai ragione, hanno un sacco di torte buonissime. Io, però, non sono tanto da dolce e non ne ho presa neanche una fetta. Le mie amiche invece sì e sono sempre rimaste contente e soddisfatte.

tsukino ha detto...

Il porridge io ho iniziato a farmelo anche a casa ^^
È vero, l’haggis è buonissimo, come il black pudding (in generale tutta la scottish breakfast).
Adoro le pie di carne, le zuppe e il fish and chips e la variante sausages and chips, entrambe rigorosamente mangiati con spruzzatina di aceto di malto).
Io ho anche adorato neeps and tatties per non parlare di sausages with smashed potatoes.
Ecco l’unica cosa che sconsiglierei (oltre al cibo finto italiano) sono le verdure perché te le servono bollite, scondite e insipide, sono tristi!) per il resto si mangia bene.