venerdì 27 dicembre 2013

Estratto da The Scottish Prisoner

Terza domenica di Avvento

Faceva freddo nella soffitta, e la sua mente mezza addormentata tentava di uscire dalla morsa del freddo quando le parole risuonarono nella sua mente.
"Bravo ragazzo."
Il vento colpì la stalla e rimbombò forte su tutto il tetto. Una consistente folata di vento carica del profumo di neve si mescolò alla sonnolenza, e due o tre cavalli di sotto cominciarono a muoversi, a grugnire e a fare rumore. Helwater. La consapevolezza del luogo si impresse in lui e i frammenti di Scozia e Lallybroch si incrinarono e volarono via lontani, fragili come un velo di fango secco.
Helwater. La paglia screpitò sotto di lui, i suoi arti si stiracchiarono attraverso la superfice ruvida, punzecchiandolo attraverso la camicia. Aria scura, viva intorno a lui.
Il ragazzino ...
Avevano portato nella Casa il ceppo natalizio quel pomeriggio, tutta la casa aveva assistito, le donne inarcando le sopracciglia, gli uomini con il volto arrossato per il lavoro, barcollando, cantando, trascinando l'enorme tronco con delle corde, la sua corteccia solcava la neve in profondità dove passava accumulandola alta su entrambi i lati.
Willie era a cavalcioni sopra il ceppo, urlando per l'eccitazione, aggrappato alla corda. Una volta tornati a casa, Isobel aveva cercato di insegnargli a cantare "Good King Wenceslaus", ma andava al di là delle sue possibilità, e dondolava avanti e indietro tutto il tempo fino a quando sua nonna aveva dichiarato che l'avrebbe fatta diventare matta e ordinò a Peggy di portarlo nella stalla, per aiutare Jamie e Crusoe a portare i rami di pino e abete freschi di taglio. Eccitato, Willie cavalcò sulla sella di Jamie fino al boschetto, e si fermò obbediente su un ceppo su cui Jamie lo aveva fatto sedere, fuori dalla portata degli alberi, mentre i rami venivano tagliati. Poi aiutò a caricarli, stringendo al petto due o tre i rami profumati e tagliuzzati, mettendoli accuratamente in un grande cesto, quindi lo fece di nuovo, più volte, incurante di dove il suo fardello era effettivamente atterrato.
Jamie si girò, accoccolandosi più in profondità nella massa di coperte, con sonnolenza, ricordando. Aveva continuato, con quel ritmo, avanti e indietro, avanti e indietro anche se era rosso in faccia e ansimava, fino a quando lasciò cadere l'ultimo ramo sul mucchio. Jamie aveva guardato in basso per trovare un Willie raggiante che lo guardava con orgoglio, rise e disse d'impulso, "Sì, che bravo ragazzino. Andiamo. Andiamo a casa ".
William si era addormentato sulla strada del ritorno a casa, con la testa pesante come una palla di cannone nel suo berretto di lana contro il petto di Jamie. Jamie era smontato con cura, tenendo il bambino in braccio, ma Willie si era svegliato, guardando intontito Jamie disse: "WEN-sess-loss", chiaro come una campana, poi cadde di nuovo addormentato. Si era svegliato esattamente nel momento in cui lo stava consegnando alla governante Elspeth e Jamie lo aveva sentito, mentre se ne andava, dire alla tata "Sono un bravo ragazzino!"
Ma quelle parole nascevano dai suoi sogni, da qualche altra parte, e da molto tempo prima. Suo padre lo aveva detto anche a lui, una volta?
Pensava di sì, e per un istante, solo un istante, era con suo padre e suo fratello Willie, mentre teneva il primo pesce che avesse mai preso da solo, viscido e agitato, ed entrambi ridevano di lui, con lui in allegria.
"Bravo ragazzo!"
Willie. Dio, Willie. Sono così contento che gli abbiano dato il tuo nome. Raramente si ricordava di suo fratello; Willie era morto di vaiolo quando aveva undici anni, Jamie, otto. Ma ogni tanto, poteva sentire Willie vicino a lui, a volte sua madre o suo padre. Più frequentemente, Claire.
Vorrei che potessi vederlo, Sassenach, pensò. È un bravo ragazzo. Forte e irritante, aggiunse con onestà, ma bravo.
Cosa avrebbero pensato i suoi genitori di William? Nessuno di loro aveva vissuto abbastanza per vedere uno solo dei figli dei loro figli.
Giacque per qualche tempo, la sua gola dolorante, in ascolto nel buio, sentendo le voci della sua morte passare nel vento. I suoi pensieri crebbero indistinti e il suo dolore si alleviò, confortato dalla conoscenza dell'amore, ancora vivo nel mondo. Il sonno lo cullò di nuovo.
Toccò il ruvido crocifisso che si trovava contro il suo petto e sussurrò all'aria che si agitava, "Signore, fa che lei possa essere al sicuro, lei e i miei bambini".
Poi girò la guancia verso di lei per raggiungerla e toccarla attraverso i veli del tempo.

By Diana Gabaldon

2 comments:

tsukino ha detto...

OMG!!! *.*
Quell'ultima frase! ♥

Un pensierino per l'anno nuovo alla Corbaccio:
Che rinsaviscano e, finalmente, pubblichino The Scottish Prisoner (nell'attesa di Moby!).

FreeScots Methos ha detto...

l'ultimo pezzo è devastante...perchè, ma perchè Diana li ha tenuti separati così tanto? ç____ç