venerdì 31 agosto 2012

Estratto WimoHB

La porta non era chiusa a chiave. Lui la aprì, con cuore che batteva all'impazzata, e poi ancora di più quando si rese conto che le luci non erano accese neanche nella camera delle turbine.C'era un po' di luce. Le piccole finestre nella parte superiore del grande spazio, sopra dove c'era la camera dei tecnici; c'era luce che veniva da lì. Quanto bastava per poter vedere i mostri in quella stanza enorme. "Sono solo macchine" mormorò, premendo la schiena contro il muro vicino la porta aperta.
"SonosolomacchineSonosolomacchineSonosolomacchine!" Conosceva i loro nomi, la gigantesca puleggia-montacarichi che scorreva sopra dei grandi ganci pendenti e le turbine, gli aveva detto la mamma. Ma era lassù allora, dove c'era la luce ed era giorno.Il pavimento sotto i suoi piedi vibrava e poteva sentire le manopole contro la sua spina dorsale che sbattevano contro il muro come si fossero scosse dal peso dell'acqua che scorreva veloce nella diga sotto di lui. Tonnellate d'acqua, aveva detto la mamma. 
 Tonnellate e tonnellate e tonnellate di acque nere e scure, intorno a lui, sotto di lui...se la parete o il pavimento si fossero rotti..."Chiudi il becco, rafazzino!", si era detto fieramente e si strofinò la mano sul viso e se l'asciugò sui jeans. "Devi muoverti. Vai!"C'erano delle scale, dovevano esserci delle scale. Ed erano lì da qualche parte, tra le gobbe nere delle grandi turbine che spuntavano. Erano più in alto delle grandi pietre della collina dove il signor Cameron lo aveva portato. Quel pensiero lo calmò un po', aveva molta più paura delle pietre. Anche con il forte ruggito che facevano le turbine; gli facevano tremare le ossa, ma in realtà non era dentro le ossa.L'unica cosa che gli impediva di tornare tunnel e aspettare che qualcuno lo trovasse la mattina era... la cosa che c'era là. Non riusciva più a sentire il suo cuore. C'era troppo rumore nella camera delle turbine per sentire qualunque cosa.Di sicuro non riusciva a sentire se stesso pensare, ma le scale dovevano essere vicine alle finestre e tremando in quella direzione, aggrappandosi più che poteva alle enormi gobbe nere attaccate al pavimento.Solo quando finalmente trovò la porta, la spalancò e finì su una scala illuminata che gli venne in mente di chiedersi se il signor Cameron forse era lì, aspettandolo.

 Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

mercoledì 29 agosto 2012

The Exile, secondo capitolo

CAPITOLO 2 - TROPPE FATE TUTTE INSIEME
 




Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

lunedì 27 agosto 2012

Estratto WimoHB


Mi guardò, con aria solenne e piuttosto severa.
“Solo una domanda,” mi disse. “Sei mia moglie?”
“Certo che lo sono,” gli risposi, basita. “Come potrei non esserlo?”
La sua faccia cambio; fece un profondo respiro e mi prese tra le sue braccia. 
Lo abbracciai, forte, ed entrambi ci lasciammo sfuggire un profondo sospiro, la sua testa poggiata sopra la mia, mentre mi baciava i capelli spostai il viso sulla sua spalla, baciandolo dove l'apertura della camicia lasciava accesso al suo corpo, con le ginocchia che pian piano cedevano a causa del sollievo, tanto che ci accasciammo sulla terra fresca, stretti l'uno all'altra, come un albero, senza foglie e con molti rami, ma con un unico e solido tronco.

Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

venerdì 24 agosto 2012

Estratto WimoHB: William ha una serata interessante

Prima di rendersene conto, era in piedi. Fece due passi malfermi a fianco della Signora, le toccò la spalla educatamente e quando gli rivolse uno sguardo sorpreso - tutta la sua attenzione era sul Dragone, una linea preoccupata tra le sopracciglia - disse lentamente, in modo da non insultarla con le sue parole: "Io prendo quella, per favore. La-la ragazza alta. In sottoveste. Per la notte." 
Le rade sopracciglia della Signora scomparvero nel suo cappuccio. Guardò rapidamente il Dragone, che stava ancora fissando la sua preda, senza che avesse notato William. Il suo amico sì invece, e diede una gomitata al Dragone e gli mormorò in un orecchio. 
"Eh? Cosa c'è?" L'uomo si stava già muovendo rapidamente. William frugò frettolosamente in tasca, ricordando troppo tardi che non aveva un soldo. 
"Chi è questo, Madge?" Il Dragone si unì a loro, guardando in cagnesco la Signora e William. William si raddrizzò istintivamente - era più alto di 15 centimetri - e lo squadrò. Il Dragone valutò la sua stazza e la sua età, e sollevò l'angolo del labbro superiore per mostrare i denti. "Arabella è mia, signore. Sono sicuro che Madge troverà un'altra ragazza che farà al caso vostro."
 "Ci sono prima io di voi, signore," disse William, e si inchinò, inclinando la testa di qualche centimetro, continuando a controllare il miserabile. Non pensava che quell'essere schifoso fosse capace di colpirlo alle palle - il suo sguardo...no, non avrebbe insistito. 
"E' così, capitano Harkness," la Signora disse in fretta, mettendosi tra i due uomini. "Ha già fatto la sua offerta per la ragazza, mentre lei non aveva ancora deciso..." Senza guardare Harkness, sollevò il mento con urgenza ad una delle ragazze, che allarmata, ma rapidamente scomparve attraverso una porta alle sue spalle. É andata a prendere Ned, William pensò automaticamente, e si chiese per un istante come facesse a sapere il nome del buttafuori.
"Non hai ancora visto il colore dei suoi soldi, vero?" Harkness lo affrontò di petto e tirò fuori un portafogli ben imbottito, da cui ne tirò fuori incurante un fascio [di certificati? conti?]. "La voglio." Sorrise sgradevolmente a William. "Per la notte." 
William prontamente si tolse la sua gorgiera d'argento, prese la mano della Signora, e le premette la mezzaluna nel palmo."Per la notte", ripeté educatamente, e senza ulteriori indugi, si voltò e attraversò la stanza, anche se il pavimento sembrava ondeggiare leggermente sotto i suoi piedi. Prese Arabella -Arabella?- per un braccio e la guidò in direzione della porta posteriore. Lei sembrava sconvolta - chiaramente l'aveva riconosciuto - ma con una rapida occhiata al capitano Harkness decise che William era il minore tra i due vermi, come aveva sentito dire da un amico marinaio di suo padre.

 Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

mercoledì 22 agosto 2012

The Exile,la graphic novel

molti non la vedono proprio di buon occhio, ma di sicuro attorno alla graphic novel della serie outlander, The Exile, c'è molta curiosità. per chi, per un motivo o per un altro, non ha la propria copia, eccovi sul blog (e sul forum) alcune tavole con la relativa traduzione -__^
C'è una piccola precisazione da fare: la graphic novel è diversa dal libro "La Straniera" in quanto vede la storia più dal punto di vista di Jamie che da quello di Claire quindi alcune scene sono in più.
Le tavole che proporremo però sono degli episodi comuni con la più nota saga...così da non rovinare la sopresa per chi deciderà di tenerne tra le mani una copia.

CAPITOLO 1  - L'ARRIVO DI JAMIE


Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

lunedì 20 agosto 2012

Estratto WimoHB

"Va tutto bene", mi sussurrò abbracciandomi. "Non hai perso la tua ragazza. È viva. E Ian è ancora con me, non mi lascerà mai". 
"Lo so", le risposi con voce strozzata. "Lo so". La lasciai andare e mi raddrizzai, asciugando le lacrime con un dito e tirando su col naso. "Hai un fazzoletto?" 
Ne aveva uno proprio in mano, ma ne prese un altro nella sua tasca, pulito e ben piegato, che mi passò. "Sono una nonna", mi disse, soffiandosi vigorosamente il naso. "Porto sempre con me qualche fazzoletto in più. 
Adesso, cosa potremmo fare ai tuoi capelli? Non puoi andare in strada conciata così". 
Nel tempo che ci volle per metterli in ordine, raccolti con un nastro e appuntati rispettabilmente sotto un cappello a tesa larga in tessuto, mi era venuta in mente una mezza idea su quello che avrei dovuto dire al generale Clinton. 
Attenersi il più possibile alla verità, era questa la prima regola per creare una bugia convincente, ma era passato molto tempo dall'ultima volta in cui ne avevo avuto bisogno.


Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

sabato 18 agosto 2012

Estratto WimoHB

“Prego, prenda la mia sedia, Lady John”
“Oh no, non si preoccupi” gli dissi– ma aveva già estratto un fischietto di legno ed emesso un rumore così penetrante da richiamare due tozzi uomini pieni di muscoli - probabilmente fratelli, vista la somiglianza- che girarono l’angolo con una portantina sospesa tra di loro.
“No no, veramente non è necessario”, protestai. “Inoltre John mi ha detto che soffrite di gotta, quindi avete bisogno voi della sedia”.
Non gli piacque; socchiuse gli occhi e strinse le labbra.

“Ce la farò comunque, madam”, disse brevemente, e mi prese per un braccio trascinandomi verso la portantina e spingendomi all’interno, in un modo tale che il cappello mi scese sugli occhi.
“Portate la signora al King’s Arms”, disse a Tweedle-dee e Tweedle-dum, chiudendo la porta.
E prima che potessi dire “Tagliategli la testa!” stavamo già procedendo su Broad street ad una terribile andatura.


Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

mercoledì 15 agosto 2012

il Lord John delle 5

Così sembra essere un titolo un pò criptico, se non assurdo, ma non so chi di voi sapeva che il mondo di Diana Gabaldon abbraccia tutti gli aspetti del merchandise e uno degli ultimi arrivati è veramente molto british esattamente come il personaggio da cui ha preso il nome:
il Lord John Grey Tè!
ebbene si, il Lord inglese nato nella saga di Outlander e poi sbarcato ad una tutta sua, dà il suo nome ad un tipo di tè!
Questa è la descrizione della Old Wilmington che lo produce e lo commercializza:

Questa miscela è stata creata in onore di Lord John Grey, un amato personaggio letterario della serie Outlander di Diana Gabaldon. Un abbinamento classico che illumina ogni giorno. La nostra miscela artigianale Earl Grey viene messa in risalto dall'intenso e vivace tè nero dello Sri Lanka, un pizzico di arancio e fiordaliso blu. L'aroma di questo tè è stupefacente e gli dona un fascino incantevole. Ci piace molto questo tè leggermente zuccherato e accompagnato da un buon libro.
Ecco a voi Lord John!



questa descrizione vi ha incuriositi e ingolositi? a questo link potrete ordinarlo e Lord John Grey arriverà direttamente a casa vostra! 

lunedì 13 agosto 2012

Estratto WimoHB: In cui il passato di Jamie gli si riversa contro

La sua semplice giacca era trattenuta unicamente da spille – lui non sapeva se fosse per evitare la vanità dell’uso di bottoni, come tradizione dei Moravi, o se la donna fosse semplicemente troppo povera per possederne.
Giocherellò nervosamente con la spilla posta più in alto, poi improvvisamente la estrasse e la adagiò sullo scaffale.
Gli rivolse lo sguardo, le mani immobili sulla spilla successiva. Le sue labbra erano serrate ed un sottile velo di sudore ricopriva il labbro superiore.
“Non pensarci neppure” le disse senza mezzi termini, “nelle mie condizioni non riuscirei a farmi neppure una pecora morta. Senza considerare che potrei essere tuo padre, ragazza – e che sono sposato”.


Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

sabato 11 agosto 2012

La trama di Written in My Own Heart's Blood

Poco si sa della effettiva data di uscita, se non che sarà nel 2013, ma ciò che dobbiamo aspettarci dall'ottavo libro della serie di Jamie e Claire è stato svelato

Written in My Own Heart's Blood
Nel giugno del 1778, il mondo è sottosopra. L'esercito inglese si ritira da Philadelphia, George Washington si prepara a spostarsi da Valley Forge per dar via all'offensiva, e Jamie Fraser torna dalla morte per scoprire che il suo migliore amico ha sposato sua moglie. Il nono conte di Ellesmere scopre con orrore che in realtà è il figlio del neo-risorto Jamie Fraser (un ribelle nonche un criminale scozzese!) e il nipote di Jamie, Ian Murray, scopre che il suo nuovo cugino ha un devole per la sua fidanzata quaquera. 
Nel frattempo, Claire Fraser affronta il duca asmatico, Benedict Arnold, e nasce in lei il timore che uno dei suoi mariti possa uccidere l'altro.  
E nel 20° secolo, la figlia di Jamie e Claire, Brianna pensa che le cose sarebbero probabilmente più semplici nel 18° secolo: suo figlio è stato rapito, il marito è scomparso nel passato e deve affrontare un criminale senza scrupoli con nient'altro che una cucitrice in mano. Per fortuna, sua figlia ha una mazza da cricket e il pragmatismo in miniatura di sua madre.

direi che non è molto...ma ormai siamo abituati ad avere news con il contagocce!

venerdì 10 agosto 2012

Estratto WimoHB

Il giovane soldato accolse il mio tardivo ritorno con sollievo, e anche se in realtà non afferrò il mio braccio e mi spinse giù dal marciapiede, mi offrì il suo ed iniziò a camminare in modo tale che anche io fui incitata ad un quasi trotto, per tenere il suo passo.  
Non si era molto lontani dal [] palazzo dove Clinton aveva insediato il suo quartier generale, ma il giorno era caldo e umido e arrivai senza fiato, con riccioli di capelli che fuoriuscivano da sotto il cappello di paglia e attaccati a collo e guance, e rivoli di sudore scendevano nell'interno del mio corpetto facendomi il solletico.Il mio accompagnatore mi affidò - con un sospiro di sollievo - ad un altro soldato nella spaziosa hall dai pavimenti in parquet ed ebbi giusto il tempo di scuotere la polvere dalle mie gonne, raddrizzare e risistemare il cappello e asciugarmi la faccia e il collo in modo discreto con un fazzolettino di pizzo. Ero così presa da quello che stavo facendo che impiegai un momento prima di riconoscere l'uomo seduto su una delle piccole sedie dorate sul lato del foyer.
"Lady John", disse alzandosi quando vide che lo avevo notato. "Al vostro servizio, madam." Sorrise leggermente anche se non c'era calore nei suoi occhi."Maggiore Richardson," dissi seccamente. "Che piacere." Non gli offrì la mano e lui non si inchinò. Non c'era motivo di cercare di fingere di non essere altro che nemici - e neanche molto cordiali, comunque. Si era precipitato al mio matrimonio con Lord John curioso di sapere se lui, John, avesse un qualche interesse personale verso di me, mentre lui, Richardson, stava considerando il mio arresto immediato per spionaggio e sedizione. Entrambe le accuse erano del tutto vere, e  John, pur non sapendolo con certezza aveva preso in parola Richardson riguardo le sue intenzioni e gli aveva assicurato  chiaramente che no, non vi era alcun interesse personale - vero anche questo, nonostante come siano andate le cose - e due ore più tardi, mi ero ritrovata nel suo salotto in una nebbia di dolore a dire meccanicamente: "lo voglio" in risposta a domande che non avevo né sentito né compreso. Avevo a malapena sentito il nome di Richardson in quel momento, figuriamoci riconoscerlo di vista. John mi aveva presentata - con fredda formalità - a Richardson quando venne da noi al Mischianza, il grande ballo organizzato dalle ladies Lealiste di Philadelphia per gli ufficiali Inglesi, un mese prima. E solo allora mi aveva raccontato delle minacce di Richardson con un breve monito sull'evitare il soggetto."Siete in attesa di vedere il generale Clinton?" Chiesi educatamente. Se lo era, avevo una mezza idea di sgattaiolare furtivamente per la casa e fuori dalla porta sul retro mentre lui era a colloquio con il generale."Lo sono", rispose aggiungendo graziosamente, "ma senza dubbio dovete andare prima di me, Lady John. I miei affari possono aspettare."La cosa mi suonava abbastanza sinistra, ma mi limitai a inclinare la testa educatamente con un vago "Hm".Stava facendosi strada in me, come un caso incipiente di indigestione, che la mia posizione nell'esercito britannico in generale, e con il maggiore Richardson in particolare, era sull'orlo di una forte rivalutazione. Una volta diventato noto a tutti che Jamie non era morto, non sarei più stata Lady John Grey. Ero Mrs. James Fraser ancora una volta, e mentre era certamente motivo di una gioia enorme,  avrebbe anche eliminato ogni freno alle inclinazioni più meschine del maggiore Richardson.

 Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

mercoledì 8 agosto 2012

In viaggio...con Jamie e Claire


Agosto si sa...è tempo di vacanze!
I più sono indecisi tra mare e montagna, ma per gli amanti della saga di Diana Gabaldon c'è una terza scelta: trascorrerle "in compagnia" di Jamie & Claire!
Girovagando per il web abbiamo, infatti, scoperto l'esistenza del...

Jamie and Claire tour of Scotland 


Si tratta di un tour che permette di visitare molti dei luoghi in cui è ambientata la saga, partendo da Edimburgo ed attraversando le Highlands in lungo ed in largo per osservare:
- un antico cerchio di pietre simile a quello di Craigh na Dun
- una cappella dello stesso tipo di quella in cui si svolge l'handfasting tra J&C
- una dimora simile a Lallybroch
- il castello di Leoch
- Inverness e Lochness
- il campo di battaglia di Culloden
- il villaggio gemello di Cranesmuir, in cui si trovava Geillis Duncan
- una fortificazione sul modello di Wentworth
- un abitazione del tempo
- Holyrood palace (sede della corte Giacobita)
- un pub come quello in cui si trovava Willoughby

Per chi desiderasse ulteriori informazioni, eccovi il link: http://www.jamieandclairetour.co.uk/index.html
Cosa ve ne pare Outlanders...siete pronti a partire?


lunedì 6 agosto 2012

Estratto WimoHB: Capito?


"Non dirò nulla", mi assicurò Jenny, borbottando leggermente mentre stringeva i lacci del mio corsetto. "Pensi che dovresti dirgli cosa è accaduto a Lord John?"
"No, decisamente no", risposi espirando faticosamente. "E'...abbastanza stretto".
"Mm." Era completamente immersa nel mio armadio e cercava tra i vestiti. "Che ne pensi di questo? Ha una scollatura profonda, ed il tuo décolleté è ancora niente male".
"Non devo mica sedurlo!"
"Oh si", disse praticamente. "O almeno distrarlo. Se non hai intenzione di dirgli la verità..ed io penso di no". Inarcò un sopracciglio scuro. "Se fossi un generale Inglese e mi venisse detto che un mio colonnello è stato rapito da un uomo delle Highland grosso e malvagio, penso che potrei anche prendermela a male".
Non potevo veramente contraddirla e con una lieve alzata di spalle mi feci strada attraverso la seta ambrata, che aveva cordoncini di colore crema nelle cuciture e fiocchi sempre color crema, a delineare le estremità del corpetto.
"Aye, così va bene", disse Jenny, approvando il mio aspetto. "Il fiocco è quasi dello stesso colore della tua pelle, così la scollatura sembra ancora più bassa di quanto realmente non sia".
"Si potrebbe pensare che hai trascorso gli ultimi trenta anni a dirigere la bottega di un sarto o un bordello, piuttosto che una fattoria" le risposi nervosamente.


Traduzione amatoriale e non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

venerdì 3 agosto 2012

Estratto WimoHB: Dove Bree dà il buon esempio...

"Mandy", disse mantenendo la voce più calma possibile. "Ho bisogno che un adulto parli con Mister Rob. Dammi la mazza. Poi vai dritta in veranda e aspettami lì, OK?"
"Mamma ..." Mandy stava indiettreggiando contro il lavellogli occhi enormi fissi sul gemente Cameron.
"Vai, Mandy. Adesso. La mamma sarà da te prima che tu riesca a contare fino a cento. Iniziare a contare ora. Uno ... due ... tre ... " Lei si era posizionata tra Cameron e Mandy, muovendo saldamente la mano libera.
A malincuore, Mandy si mosse mormorando: "Quattro ... cinque ... sei ... sette ..." e scomparve attraverso la porta che dava sul retro della cucina. La cucina era calda per la stufa e nonostante la mancanza di vestiti, Bree stava grondando sudore. Riusciva a sentire il proprio odore, acre e selvaggio, e scoprì che quell'odore la faceva sentire più forte. Non era sicura di aver mai compreso a pieno il termine "sanguinario" prima, ma ora si.
"Dov'è mio figlio?", Chiese a Cameron mantenendo una distanza di sicurezza nel caso in cui avesse voluto avvicinarsi a lei. "Rispondimi, pezzo di merda, o ti faccio sputare le budella e poi chiamo la polizia".
"Davvero?" Si girò lentamente su un fianco gemendo. "E cosa dirai loro esattamente? Che ho preso il vostro ragazzo? Quale prova avete?" Le sue parole erano poco comprensibili; il labbro era gonfio dal lato dove lo aveva preso a calci.
"Bene", sbottò. "Ti farò sputare le budella."

 Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro